SCAMBIO SUL POSTO (SSP) – definizione e funzionamento
La modifica al testo della disciplina dello scambio sul posto (deliberazione ARG/elt 186/09) ha reso
possibile la liquidazione annuale delle eventuali eccedenze.
Tale modifica
stabilisce che “Il soggetto che intende avvalersi dello scambio sul posto
indica se intende optare per la gestione a credito per gli anni successivi
ovvero per la liquidazione annuale delle eventuali eccedenze”.
Per tale motivo
sull’applicazione SSP (Gestione
convenzioni > Convenzioni esistenti > Liquidazione eccedenze) è disponibile
la funzionalità attraverso la quale gli utenti dello scambio possono richiedere
la liquidazione economica del credito accumulato nel corso dell’ anno,
comprensivo dell’eventuale credito riportato dagli anni precedenti.
Questa
definizione, presa pari pari dal sito del GSE,
pur non facendo una piega sul lato teorico, al lato pratico di certo non
chiarisce le idee all’operatore, che deve optare per l’una o l’altra scelta; per
questo, nei limiti del possibile, il presente documento ha lo scopo di aiutarvi e guidarvi nella scelta.
Innanzitutto cercherò di farvi
meglio comprendere esattamente cosa significhino “scambio sul posto” e “eccedenze”. Per questo, facciamo un passo
indietro analizzando le grandezze in gioco all’ interno di questo meccanismo.
La ragione principale che ha spinto ognuno di noi ad installare
un impianto fotovoltaico e quella di azzerare, o perlomeno abbattere il più
possibile, il costo della bolletta dell’energia elettrica. Ciò è possibile
grazie al meccanismo detto dello “scambio sul posto” (SSP).
Tale meccanismo,
regolato dal TISP (Testo Integrato per lo Scambio sul Posto) redatto
dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG), permette di usufruire
dell’energia che produciamo col nostro impianto anche in tempi diversi di
quando l’abbiamo prodotta.
Questo significa in sostanza che, se produciamo
energia e non la autoconsumiamo, questa energia viene immessa in rete. Viceversa
possiamo usufruire della stessa in un secondo tempo prelevandola dalla rete.
Il
tutto funziona purché vi sia un bilancio tra ciò che immettiamo e ciò che
preleviamo; solo in questo caso abbatteremo il costo delle nostre bollette. Queste
ultime due grandezze, energia immessa in rete ed energia prelevata dalla rete,
vengono conteggiate dal contatore dello “scambio sul posto”, quello cioè che ha
sostituito il vostro vecchio contatore, e si possono leggere dallo stesso alle
voci “prelievi” ed “immissioni”. Questo concetto,
apparentemente semplice, è una delle cose in genere più difficili da capire.
Lo
schema della pagina seguente prende in esame un caso tipico, in cui sono in gioco
tutte le grandezze citate sopra.
L’energia, espressa in kilowattora, che il vostro impianto
fotovoltaico produce (area gialla), in parte viene consumata in loco
(autoconsumata: area gialla retinata a righe oblique), in parte ceduta alla
rete (immessa: area verde). In ogni caso, tutta l’energia prodotta viene
misurata dal contatore postovicino all’inverter, e per questa vi è
riconosciuta una tariffa incentivante, fissa per vent’anni, in funzione della
potenza d’impianto, del tipo di installazione adottata, e della data di entrata
in esercizio dello stesso. Allo stesso tempo, per il semplice fatto che senza
sole il vostro impianto non produce, quota parte del vostro fabbisogno di
energia continuerà ad essere attinto dalla rete, rappresentando la componente
“prelievo” (area rossa nel diagramma).
LA DIFFERENZA TRA
L’AREA VERDE E L’AREA ROSSA, NEL CASO IN CUI (come nell’esempio) L’AREA VERDE
SIA MAGGIORE DELL’AREA ROSSA, RAPPRESENTA LE “ECCEDENZE”
Ciò significa che abbiamo “immesso più di quanto abbiamo prelevato”
e che il GSE “eventualmente” ci riconosce un rimborso per tale sovrappiù.
Caso
contrario, l’utente avrà prelevato più di quanto immesso, e si ritroverà come
conseguenza, ad avere un rimborso dal GSE, per effetto dello SSP, più basso di
quanto avrà pagato le fatture all’impresa di vendita.
Proviamo a ragionare coi
numeri.
L’impianto in esame ha prodotto in un anno 5000 kWh, ne ha immessi in
rete 3200 e prelevati 2600.
Per differenza tra prodotti e immessi, possiamo
stabilire che ha autoconsumato 1800 kWh, che sommati ai 2600 kWh prelevati
dalla rete, rappresentano L’EFFETTIVO CONSUMO DELL’UTENZA, ovvero 4400 kWh. Le
eccedenze, calcolate tra l’energia immessa e la prelevata, risulteranno in ragione
di 600 kWh, che è anche il valore della differenze tra l’energia prodotta e
tutta l’energia effettivamente consumata (5000-4400=600). Per quanto già
definito nelle prime righe di questo testo, l’utente ha la possibilità di
scegliere di farsi liquidare, annualmente, il controvalore in euro dei
kilowattora eccedenti, in ragione di circa 0,10 €/kWh. Tornando ancora al
nostro impianto tipo, il cliente ha diritto al riconoscimento di ulteriori
60,00 €/anno per la “vendita” dell’energia eccedente.
LIQUIDAZIONE DELLE
ECCEDENZE
Per attivare questa opzione bisogna entrare nel portale GSE in “Gestione convenzione” > “Convenzioni
esistenti” e cliccare sull’icona relativa alla “Liquidazione Eccedenze”. Si aprirà la nuova finestra e nella
casellina centrale bisogna scegliere “SI’”
e salvare cliccando il tasto “Salva”.
I kilowattora in eccedenza vengono liquidati a circa 0,10 € l’uno, cioè circa metà del costo
di acquisto dell’energia; per questa ragione noi consigliamo di consumare
l’energia in eccesso piuttosto che farsela liquidare, magari utilizzandola in
sostituzione del gas o di altri sistemi di riscaldamento termo-sanitario.
La
liquidazione delle eccedenze può aver senso nel caso di eccedenze
considerevoli, dell’ordine dei 1000 kWh/anno, che corrispondono a circa 100,00
€/anno; per differenze di poche centinaia di kilowattora forse è meglio andare
ad eventuale conguaglio con anni meno soleggiati.
Si fa presente inoltre
che:
- la scelta avrà effetto sull’importo maturato nel 2009 se fatta
entro il giorno 31 marzo del 2010; di conseguenza sull’importo maturato nel
2009 e nel 2010 se fatta entro il 31 marzo del 2011, e via dicendo;
- le scelte fatte in data successiva porteranno alla
liquidazione del credito, per l’ammontare complessivo maturato, nell’anno
successivo;
- se la scelta viene fatta dopo il 31 marzo 2011, le eccedenze
verranno liquidate nel 2012;
- la scelta avrà effetto per gli anni successivi fino al momento
in cui non deciderà di modificare la sua opzione;
- la scelta della
liquidazione delle eccedenze è tacitamente rinnovata di anno in anno, sino a
esplicita scelta contraria:
- Nel caso in cui venga esercitata l’opzione per la liquidazione
delle eventuali eccedenze, tale importo verrà gestito separatamente dal
contributo in conto scambio;
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il GSE ai riferimenti riportati di
seguito:
Numero verde (da telefono fisso): 800.19.99.89 (dal lunedì al venerdì dei giorni non festivi dalle
ore 9 alle ore 18).
Numeri da telefono mobile (secondo il proprio piano tariffario):
06.80.11.43.00 – 06.80.11.44.00 (dal
lunedì al venerdì dei giorni non festivi dalle ore 9 alle ore 18).
E-mail: scambiosulposto@gse.it
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